
Il Change Management in Azienda
Nel ciclo di vita di un’azienda una delle poche costanti è il cambiamento, ma d’altronde di cosa non lo è? Fare business, in un certo senso, significa anche questo:“saper gestire i cambiamenti”.
Oggi più che in passato è diventato d’obbligo per le imprese che vogliono competere con successo nel panorama globale stare al passo coi tempi, cavalcare l’onda del cambiamento e non lasciarsene travolgere!
In questo senso può essere utile servirsi del change management, un processo tanto vantaggioso quanto complesso.
Cos’è il change management?
A livello aziendale, changing management significa definire e attuare nuove tecnologie e/o procedure per affrontare al meglio i continui cambiamenti che agitano il sistema economico e anzi per trarne beneficio, cogliendone le opportunità che portano con sé.
Possiamo, quindi, descrivere la gestione del cambiamento come l’elaborazione di una pianificazione e l’adozione di nuovi strumenti e processi col fine di rispondere al meglio alle ultime richieste di mercato.
Breve storia di questa nuova disciplina del cambiamento
La gestione del cambiamento è una tematica che affonda le sue radici nell’antichità, anche se può sembrare di origine recente.
Tuttavia, è solo a partire dagli anni ’80 che entra a far parte dei corsi di laurea ad indirizzo economico, ascrivendosi a pieno titolo tra le altre discipline di studio.
In quegli anni, alcune tra le più importanti società di consulenza, iniziarono a ricercare e ad attuare nuovi “programmi” con lo scopo di far ridurre ai loro clienti le uscite aziendali, semplicemente “cavalcando” il cambiamento (GE, Ford e AT&T furono tra le prime big a servirsi del changing management).
Negli anni 1990, diverse industrie in fase di rapido sviluppo come l’IT mostrarono su ampia scala i benefici dei programmi di change management, facendo acquisire a questa tematica sempre più visibilità e credibilità.
Oggi nel business è una vera e propria competenza e c’è sempre maggiore interesse a promuoverne lo sviluppo.
L’importanza della gestione del cambiamento (in ogni progetto!)
Un nuovo progetto porta sempre con sé una promessa di cambiamento, spesso radicale, che permetterà all’azienda di conseguire migliori performance o una consistente riduzione di costi in una particolare area o attività.
Ogni volta che un progetto viene approvato, però, iniziano a delinearsi anche “resistenze” da parte delle persone interessate da questi cambiamenti che cercheranno in tutti i modi di difendere lo status quo.
Niccolò Machiavelli, nel suo celebre libro “Il Principe” lo esprime chiaramente già nel 1532:
«E debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi a capo ad introdurre nuovi ordini. Perché lo introduttore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene, et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene…»
Dunque, una “buona idea” ed un “progetto ben gestito” non sono sufficienti a garantire il successo dell’iniziativa! La chiave del successo di un progetto risiede nella capacità di saper gestire il “lato umano del cambiamento”!
In questo senso può essere utile servirsi delle tecniche di Team Building, in modo da sviluppare tra il personale una collaborazione attiva e fruttuosa.
Come si attua un intervento di change management?
Realizzare un intervento di changing management non è un’impresa semplice, ma nemmeno impossibile. La vera difficoltà, infatti, è quella rappresentata dalle “resistenza” al cambiamento insita nella natura umana.
Ecco perché si richiede un’attenta pianificazione che coinvolga tutte le persone interessate, una comunicazione efficace e obiettivi chiari e ben definiti. Soltanto, così, è possibile minimizzare i disagi ed ottenere personale realmente coinvolto e motivato.
Le 3 fasi da seguire per un intervento di successo
Possiamo suddividere un intervento di changing management sostanzialmente in tre fasi:
- incubazione/preparazione: è la fase in cui l’imprenditore o la governance (in caso di società) inizia a definire gli obiettivi che si intendono raggiungere, le tempistiche, il perimetro dell’intervento e soprattutto le modalità di coinvolgimento del personale interessato;
- progettazione e pianificazione: è la fase in cui il “piano” (operativo) prende forma. Governance e personale interessato dall’intervento individuano insieme criticità/opportunità in essere e stabiliscono sempre congiuntamente le modalità con cui passare all’azione. Vengono,quindi, definiti i i comportamenti da tenere, i criteri di misurazione dei risultati, ecc. ecc.;
- attuazione: è la fase in cui si passa all’azione. Ogni singola attività viene monitorata ed in caso di problemi o imprevisti vengono subito definite azioni correttive per assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Conclusioni
Dal momento che i cambiamenti sono invitabili, non si può lasciare che essi accadano e basta; per un impresa che voglia vivere a lungo e prosperare, la gestione del cambiamento è una strada obbligata, una sfida che occorre accettare con entusiasmo!
Un cambiamento, infatti, se ben gestito può fornire nuovi vantaggi competitivi, maggiore stabilità e soprattutto nuove opportunità di business.